Sunday 21 January 2018

MUSEO SINEBRYCHOFF HELSINKI

UNA PASSEGGIATA AL MUSEO d'ARTE SINEBRYCHOFF a HELSINKI. 
I Sinebrychoff e la collezione di opere d'arte.

Il museo Sinebrychoff non è solo un’eccezionale museo internazionale di arte antica, ma costituisce anche un tassello importante nella storia della Finlandia.

Paul and Fanny Sinebrychoff
Il nome Sinebrychoff è legato alla produzione della birra e la manifattura sotto questo marchio continua ancora oggi. La famiglia Sinebrychoff arrivò in Finlandia in un periodo in cui il Paese passò dal dominio svedese a quello russo (1808) e conseguentemente Helsinki divenne la nuova capitale (1812). Intorno al 1817, il mercante russo Nikolai Sinebrychoff (1888–1948) trasferì i propri affari sul mercato finlandese. In quell’anno inoltre egli ottenne la licenza per la produzione della birra e la distillazione dei liquori dando un nuovo impulso ai suoi profitti. L’investimento si rivelò particolarmente fortunato e remunerativo specialmente in concomitanza alla conversione della licenza in monopolio nel 1931. Alla morte di Nikolai, scapolo e senza figli, le redini passarono al fratello Paul (1794-1883) che consolidò ed espanse gli affari di famiglia. In seguito il magnate si sposò, già ormai cinquantenne, con Anna (1830-1904), una donna molto più giovane di lui e figlia della governante di casa. Alla morte del marito ella ereditò la maggioranza delle quote dell’azienda che continuò ad amministrare fino alla sua morte nel 1904.

Sebbene Paul junior fosse il figlio minore, fu lui ad ereditare la gestione dell’amministrazione dell’azienda che sotto la guida della madre aveva continuato ad espandersi. Paul aveva anche un altro interesse che gli stava particolarmente a cuore: il collezionismo di opere d’arte.  Nel 1883 il giovane rampollo milionario sposò Fanny, un’attrice molto stimata e dalla carriera promettente, ma che abbandonò a stagione teatrale avviata per convolare a nozze. La coppia in seguito alle nozze trascorse un anno viaggiando per l’Europa, visitando musei e collezioni. Iniziarono così anche loro a raccogliere opere con l’intenzione di costituire una raccolta che fosse all’altezza di quelle nobiliari europee da consegnare come lascito alla provinciale Finlandia dove, mancando una tradizione aristocratica locale, le opere d’arte antica scarseggiavano. Paul, che durante il giorno gestiva gli affari dell’azienda, trascorreva le notti a studiare, a mantenere la corrispondenza e a tenersi aggiornato sul mercato artistico internazionale. Nonostante l’acquisita fine conoscenza dell’arte, egli si doveva affidare ad intermediari per gli acquisti delle opere soprattutto a causa del limitato tempo a sua disposizione e della lontananza dai maggiori centri artistici (di cui il più vicino era Stoccolma).


Lo Studio

Ritratto di ragazzo di Frans Luyckx
Paul cercò sempre di acquistare opere di grande valore e qualità, tenendo sempre a mente problematiche come lo stato di conservazione e l’originalità. Inizialmente egli favorì opere svedesi del XVIII secolo che riflettevano la vita di corte a cui Sinebrychoff avrebbe voluto essere associato (nonostante le proprie radici russe). In seguito, e soprattutto per influsso del giovane storico dell’arte Osvald Sirén che era diventato dal 1901 il suo consigliere personale, iniziò ad acquistare opere olandesi del XVII secolo (collocate nel suo studio). Ad ogni modo l’elemento comune e peculiare della sua collezione rimane il genere del ritratto. Forse per la volontà di crearsi un sorta di albero genealogico e famiglia allargata o forse per la mancanza di prole, i personaggi raffigurati nei dipinti diventarono parte dei loro affetti personali, come per esempio nel caso del Ritratto di ragazzo di Frans Luyckx. L’antipatia per un soggetto poteva tradursi nel rifiuto di acquistare un dipinto, indipendentemente dal suo valore o qualità.

Paul muore nel 1917, poco prima della dichiarazione dell’indipendenza Finlandese e senza eredi. Fanny però realizzò il loro progetto donando le opere d’arte allo stato finlandese nel 1921. Morirà pochi mesi dopo. La villa dei Sinebrychoff viene invece acquistata dallo Stato nel 1975 e in seguito riportata al suo aspetto originario grazie all’ausilio di fotografie scattata nel 1912, al tempo di Fanny e Paul. Sono stati ricostruiti nei dettagli ambienti ed arredo di quattro stanze: i due saloni, lo studio e la sala da pranzo. La collezione al tempo infatti era stata parte integrante dell’ambiente domestico e i mobili e gli elementi d’arredo riflettevano lo stile e l’epoca dei dipinti ivi collocati.

Il Salone Imperiale

















In seguito alla destinazione della villa a museo di arte antica sono confluite anche altre collezioni o opere donate al museo della stessa epoca. In particolare sono degni di nota i dipinti dei maestri primitivi italiani provenienti dalla collezione del professor Eliel Aspelin-Hääpkyla.

Fonti:

-Sinebrychoff art collection. A celebratory exhibition. Kerava Art Museum 27.4 –13.6.1993 and Museum of Foreign Art Sinebrychoff 1.7–29.8.1993. Helsinki, 1993.
-Keltanen, Minerva, ed. From Collectors’s Home to Art Museum. Helsinki: Sinebrychoff Art Museum Publications, 2003.

-http://www.sinebrychoffintaidemuseo.fi
-Foto: dal sito del museo

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